La maschera di Bahtinov: un aiuto per la messa a fuoco

Come accennavo nel precedente articolo, uno dei miei accessori è la maschera di Bahtinov.

Tramite questo semplice oggetto è possibile mettere a fuoco in modo abbastanza accurato qualunque sorgente luminosa puntiforme ed è quindi perfetto per la fotografia del cielo notturno.

La maschera

La maschera di Bahtinov è composta da diverse fessure allineate che hanno una dimensione e un orientamento particolari.

Grazie al fenomeno della diffrazione, quando ci avviciniamo al punto di messa a fuoco la stella viene visualizzata con tre raggi luminosi che si incontrano in un singolo punto solo se la messa a fuoco è perfetta.

Purtroppo però non è semplice come sembra…

Un primo problema è che la larghezza delle fessure è direttamente proporzionale alla lunghezza focale dell’obiettivo utilizzato.

Per focali ridotte la dimensione la larghezza raggiunge facilmente le dimensioni di un capello, rendendo impossibile la costruzione di tale oggetto.

La soluzione è di barare un po’ e tenere la larghezza abbastanza ampia per poterla realizzare senza grossi problemi, anche se questo rende i raggi di messa a fuoco leggermente meno precisi.

Il secondo problema è facile da comprendere. Se guardate la foto sopra della mia maschera noterete che lascia passare ben poca luce.

Questo vi obbliga ad utilizzare una stella molto luminosa per la messa a fuoco e se nella serata che avete scelto non ce ne sono allora difficilmente riuscirete a mettere a fuoco con questo metodo.

C’è un ultimo problema che con alcune fotocamere è per fortuna aggirabile.

Le foto che vi farò vedere qui sotto non sono ingrandite, ma sono ritagliate sul dettaglio che voglio mostrarvi.

Guardando nel mirino della fotocamera avrete però tutta l’immagine e quindi il dettaglio per la messa a fuoco sarà estremamente piccolo e potrebbe essere difficile distinguere i dettagli.

Con alcune fotocamere, come anche sulla mia Fujifilm X-T3, è possibile ingrandire la zona centrale, in modo da avere una visione migliore dei dettagli ed agevolare così la messa a fuoco.

Come si usa

Come ho scritto sopra, mettendo a fuoco un oggetto puntiforme avremo tre raggi che dovranno incontrarsi in un punto preciso.

Per come funziona la diffrazione, se utilizzate un soggetto non puntiforme avrete diverse serie di tre raggi leggermente sfasate tra loro e la figura di messa a fuoco sarà più confusa.

Vi dico questo perché per le foto di esempio che mostrerò ho utilizzato un lampione molto lontano che pur essendo molto piccolo non è puntiforme. Purtroppo non avevo una stella luminosa a disposizione quando ho fatto queste foto…

La prima foto mostra il soggetto con la messa a fuoco leggermente arretrata:

Per facilitare la lettura di questa immagine vi mostro i tre raggi principali evidenziandoli in rosso:

Se il soggetto fosse stato puntiforme avremmo avuto una foto di certo meno luminosa, ma i tre raggi sarebbero stati meno confusi.

Questa è la foto con il soggetto messo perfettamente a fuoco:

E i raggi principali evidenziati:

Come potrete immaginare, se si mette a fuoco oltre al soggetto, i raggi saranno nuovamente sfalsati, ma in modo simmetrico rispetto alla prima foto che vi ho mostrato:

Sebbene si possa pensare che fotografando il cielo stellato non possa mai capitare questa ultima situazione, vi dico che purtroppo non è sempre così.

Se infatti settate la messa a fuoco all’infinito, tenendo l’apertura dell’obiettivo al massimo, vi può capitare di avere comunque le stelle leggermente fuori fuoco.

Questo non è un problema di qualità costruttiva dell’obiettivo, ma dipende dal fatto che gli obiettivi fotografici sono pensati per la fotografia terrestre e quindi sono calibrati un un certo modo.

Questo è il motivo per cui si cercano strumenti aggiuntivi come la maschera di Bahtinov per una messa a fuoco ottimale quando si fotografa il cielo stellato.

Costruzione

La realizzazione della maschera di Bahtinov è in fondo abbastanza semplice. Non servono strumenti particolari e la maschera stessa può essere realizzata in semplice cartoncino.

Avendo a casa una stampante 3D, io ho scelto di stampare la maschera. In questo modo il risultato è stato molto preciso e non ho dovuto ritagliare tutte le fessure.

Per il disegno ho utilizzato l’applicazione sul sito astrojargon che consente di ottenere un file vettoriale dopo avere fornito i dati relativi all’obiettivo utilizzato.

Se la focale è molto ridotta (e quindi le fessure sono troppo strette) c’è la possibilità di intervenire manualmente su questo parametro per ottenere una maschera di più facile realizzazione.

Dopo avere convertito il file svg in un modello 3D che fosse adatto alla mia fotocamera ho proceduto alla stampa ed ottenuto la mia maschera di Bahtinov:

In futuro scriverò un articolo dedicato alla fotografia del cielo stellato, dove spiegherò come realizzare le foto al cielo stellato e vi mostrerò un po’ di foto realizzate da me.